Descrizione
‘‘Gli Scurzolenghesi fedeli alla pura tradizione contadina ponevano il lavoro al di sopra di tutte le cose, disdegnavano convenevoli e sdolcinature, trascuravano la casa e il cortile. Disertavano la Chiesa scusandosi col dire: non abbiamo tempo.’’ Cit. Pinetu Nebiolo
Nei campi e nelle vallate era una festa, si intonavano canti di gioia e si lavorava alacremente senza fermarsi un attimo e si sentivano frasi come: "Che roba! Beica che roba! Ogni vite una cavagna".
La zona ancora oggi si presta bene all’attività agricola, vigneti di barbera e ruchè, noccioleti, apiari gestiti per la produzione di miele ma con la volontà nel preservare le specie erbacee autoctone tipiche del territorio.
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